Smentendo un diffuso luogo comune che vede formazione umanistica e cultura scientifica come due mondi irrimediabilmente lontani, il Liceo classico “Nicola Spedalieri” ha avuto il piacere e l’onore di “ospitare” nella modalità della videoconferenza i Professori Giovanni Schembra e Massimiliano Salfi dell’Università di Catania per un corso sul tema “Smart Health: le tecnologie al servizio della salute”.
Nel corso di due incontri, il 12 e il 19 novembre, rivolti alle classi del primo biennio dell’indirizzo medico-scientifico i Docenti hanno presentato a un pubblico di studenti interessato e partecipe un’avvincente panoramica che, preso l’avvio da un’introduzione al concetto di segnale e di segnale biomedico, ha via via passato in rassegna le molteplici applicazioni della tecnologia in ambito medico, sia in relazione alle tecniche diagnostiche tradizionalmente usate in medicina a supporto della diagnosi di patologie, sia in relazione alle innovazioni tecnologiche che consentono, ad esempio, attraverso l’uso di dispositivi mobili, di effettuare attività anche autonome di screening.
È stata inoltre evidenziata l’importanza della tecnologia nella risoluzione di disabilità temporanee o permanenti e come supporto all’attività riabilitativa; in particolare, è stato mostrato, grazie anche ad alcuni video, come l’uso di protesi innovative (ad es. protesi retiniche e cocleari, esoscheletro) possa aumentare in modo significativo il grado di autonomia di soggetti con disabilità.
Infine, è stata esaminata l’evoluzione delle reti di telecomunicazione dai primordi della telefonia cellulare, fino alla rivoluzione innovativa introdotta dalla rete 5G e ci si è soffermati sull’applicazione di tale tecnologia nel campo della telechirurgia.
A conclusione il dibattito animato da considerazioni e domande – acute, pertinenti, vivaci – degli studenti ha toccato molti dei punti nodali della nostra relazione con la tecnologia, relazione alla quale solo la corretta informazione scientifica può giovare.
Avere il coraggio di sognare scenari nuovi e non dimenticare che al centro di ogni rivoluzione tecnologica deve rimanere l’essere umano: questo l’invito rivolto agli studenti dai Relatori, che hanno dimostrato concretamente la possibilità di coniugare humanitas e techne, ad esempio attraverso la realizzazione di strumenti a supporto della riabilitazione, nel segno di una società autenticamente inclusiva, solidale e giusta.
Dinnanzi alla rivoluzione nel mercato del lavoro, nella quotidianità, sul piano cognitivo, che le nuove tecnologie incessantemente propongono, un approccio informato e critico, la solidità del metodo di studio e lo spessore delle conoscenze, la capacità di “imparare a imparare” propri della formazione classica costituiscono strumenti preziosi: il corso sulle tecnologie biomediche, fortemente voluto dalla Dirigente, Prof.ssa Enza Ciraldo, al cui invito i Proff. Giovanni Schembra e Massimiliano Salfi hanno risposto con generosa disponibilità, ha rappresentato un bellissimo esempio di come un liceo di antica e gloriosa tradizione come lo Spedalieri possa aprirsi con successo alle sfide della modernità.