Dopo anni di restrizioni legate alla pandemia in cui migliaia di ragazzi sono stati costretti ad abbandonare lo sport che amavano, finalmente uno spiraglio di normalità si è aperto sulla città di Catania. Durante le giornate dell’1 e del 2 febbraio, infatti, presso il circuito boschetto della Playa, ha avuto luogo la tappa provinciale dei Campionati studenteschi 2023. L’evento, organizzato dal Ministero dell’istruzione e del merito in collaborazione con la FIDAL (federazione italiana di atletica leggera), ha visto partecipare circa 400 tra allievi e allieve di Catania e provincia, frequentanti scuole secondarie di primo e di secondo grado. Particolarmente significativa è stata la scelta di coinvolgere nell’organizzazione anche la FISDIR Sicilia (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali) che ha permesso ad alunni con disabilità intellettivo-relazionali di partecipare alla corsa, perché lo sport è anche questo, inclusione.
Il Liceo Classico Statale Nicola Spedalieri di Catania, è stata una tra le scuole ad aderire con entusiasmo all’iniziativa. Grazie all’interesse mostrato dalla professoressa Vigo e dalla professoressa Bonforte, a partecipare sono stati ben 13 studenti e studentesse, suddivisi nelle varie categorie.
Tra i risultati degni di nota spiccano quello di Luna Barbagallo, che si è classificata quarta nella categoria allieve (formata da ragazze 2006/2007/2008). Anche gli juniores maschili (2004/2005) si sono distinti. Il settimo posto di Riccardo Vigneri insieme allo standard alto mantenuto da tutti gli altri atleti, ha infatti permesso al liceo Spedalieri di ottenere il quinto posto. Ma al di là dei risultati, ciò che meglio descrive l’importanza di questa giornata sono proprio le parole degli studenti. Per citarne qualcuna, al termine della gara, Nicolò Impallomeni di 5^A, ha definito la giornata del 2 febbraio come “un’esperienza unica, un misto di emozioni, adrenalina, e sana competitività, coronate dalla bellezza di trascorrere una mattinata tra amici e compagni”.
Purtroppo ad oggi, consideriamo spesso la scuola come un’istituzione statica, cristallizzata, basata solo su lezioni frontali in cui c’è un insegnante che spiega e un alunno che impara. In realtà, invece, l’apprendimento passa per diverse strade e tra queste c’è anche quella dello sport. Spirito di squadra, resilienza e competitività sono soltanto alcuni degli innumerevoli valori che solo lo sport può insegnare e di cui le scuole italiane si devono fare promotrici proprio attraverso iniziative come quella dell’1-2 febbraio.
“Mens sana in corpore sano”, diceva Giovenale nelle sue Satire, ed è chiaro che questa citazione era tanto vera in età romana quanto lo è oggi.
A cura di Riccardo Vigneri 5^C, con il contributo della professoressa Maria Pia Vigo.